La Prima Guerra Mondiale (1914-1918) passò alla storia come La Grande Guerra perché mai prima di allora un conflitto aveva coinvolto così tanti paesi e causato così tanta morte e distruzione. Un effetto domino che incendiò l’Europa e non solo e che contrariamente alle aspettative si prolungò fino a divenire “guerra di trincea”, il marchio di fabbrica del conflitto!
La tragica esperienza della Grande Guerra lasciò un segno profondo nella produzione letteraria di tutti i paesi coinvolti, anche perché molti furono i poeti e gli scrittori che vi parteciparono in prima persona come soldati.
Andiamo alla scoperta di date, fatti, luoghi, emozioni attraverso le testimonianze, i racconti, le opere letterarie.
La vita in trincea: come vennero costruite le trincee? Com’era la vita di un soldato al suo interno? Quali le regole imposte dal Comando?
Le trincee sono state uno dei simboli della Grande Guerra. Quando i vari Paesi europei decisero di scendere in campo, tutti erano convinti si trattasse di una guerra veloce. Invece, poche settimane dopo, su diversi fronti europei iniziarono ad essere scavate centinaia di chilometri di trincee, dal nord della Francia fino all'Europa orientale, nell'attuale Polonia e nei Balcani. Questi lunghi corridoi, profondi poco meno di due metri, furono costruiti da subito anche sul fronte italiano, in pianura, sull'altopiano carsico e in alta montagna, in mezzo alla neve.
Scopriremo insieme tanti dettagli, uno tra tutti: nella dura vita delle trincee un “contatto pacifico” tra soldati nemici faceva sì che non si scambiassero proiettili ma beni di prima necessità.
Ungaretti e la Grande Guerra: Tra i poeti e gli scrittori che vi parteciparono in prima persona come soldati spicca, per coinvolgimento e capacità poetica, l'italiano Giuseppe Ungaretti (1888-1970). Egli stesso dichiarò in un suo scritto di essere divenuto poeta proprio in trincea e che il suo stile gli fu diretta conseguenza dalle condizioni di vita sperimentate in questa situazione: coinvolgiamo il gruppo studentesco nell'intensità ritmica, fonica ed emotiva senza precedenti nella letteratura italiana del poeta Ungaretti.
Reazioni di isolamento, di sgomento e di smarrimento nel vedere lo spettacolo di distruzione che circondava l'uomo all’epoca della Grande Guerra appartengono anche al mondo contemporaneo: sviluppare l’empatia è un percorso obbligato!
I campi di sterminio in Italia: Anche se pochi lo sanno, anche in Italia ci sono stati vari campi di concentramento. Durante la Seconda Guerra Mondiale furono operative decine di campi di concentramento e transito nel territorio italiano, luoghi in cui furono concentrate diverse categorie di persone: gli ebrei italiani antifascisti, gli stranieri sudditi di “paesi nemici”, gli ebrei stranieri, gli zingari, gli antifascisti italiani. Poi, da qui, disseminati in Europa. A Trieste fu creato un vero e proprio campo di sterminio dotato di forno crematorio dove furono assassinate più di 50.000 persone.
Lo sapete che i campi di concentramento non furono inventati dai tedeschi? I primi campi in cui rinchiudere civili su base etnica furono ideati dagli inglesi durante la Seconda guerra anglo-boera (1899-1902) in Sudafrica, e non dai nazisti
Caporetto e i luoghi della grande guerra: Il 24 ottobre del 1917 alle 02:30 i cannoni austro-tedeschi iniziarono a riversare nella valle dell'Isonzo un inferno di fuoco e gas…
Il 10 novembre terminava la ritirata italiana. Era costata 10.000 morti, 30.000 feriti, 300.000 prigionieri, 350.000 sbandati e disertori; erano stati persi 3.152 pezzi d'artiglieria, 1.732 bombarde, 3.000 mitragliatrici. Resta la “Waterloo” italiana.
Altri scenari sloveni della Prima guerra mondiale: Tolmin (Tolmino), il paese da cui il 24 ottobre 1917 partì l’offensiva tedesca; Bovec (Plezzo), Trenta.
Il nostro territorio italiano conserva segni e ricordi indelebili della Grande Guerra. Paesaggi bellissimi distribuiti fra monti, colline e pianura che custodiscono il ricordo di pagine fondamentali della storia del ‘900 vanno dal Veneto al Trentino: Il Carso, l’Isontino, le Alpi e le Prealpi Giulie, le Alpi Carniche e la zona collinare lungo la linea del Tagliamento.
Al fine di fornire tutti gli strumenti necessari di comprensione per svolgere il progetto, la proposta include un webinar di presentazione che si articola nei seguenti punti:
- Introduzione del tema del progetto scelto da parte dell’esperto
- Esposizione dei contenuti didattici e dei laboratori esperienziali
- Presentazione della location, delle escursioni e delle attività extra – didattiche del camp
- Consegna di materiali relativi ai contenuti didattici con i quali prepararsi al camp (contenuti quali video, documentari, articoli di “Focus” relativi)
- Open day con le famiglie con cui condividere il risultato del lavoro realizzato
Scopri il programma in sintesi per ogni destinazione!
- Poster digitale Un filmato Attraverso il laboratorio di video making, gli studenti realizzeranno un filmato in cui racconteranno sia la loro esperienza sia le informazioni apprese in maniera diretta
- Articoli Una produzione scritta Gli studenti diventeranno una piccola redazione: impareranno sia a elaborare i contenuti didattici che a raccontare le loro esperienze
- Bibliografia Link e biografia Gli studenti comprenderanno l’importanza di riportare le fonti delle loro ricerche, producendo la bibliografia relativa ai documenti consultati, su carta o nel web (primi tra tutti i contenuti “Focus”) Il poster sarà caricato su una bacheca online che diventerà punto di condivisione e arricchimento di tutte le esperienze vissute dalle classi coinvolte
storia / tecnologia / arte / geografia / educazione civica / letteratura
Apprendimento “cooperativo” attraverso lo sviluppo delle 10 life skills: problem solving, comunicazione efficace, relazioni efficaci, creatività, gestione delle emozioni, senso critico, gestione dello stress, prendere buone decisioni, empatia, consapevolezza del sé.
I nostri campi scuola - Le destinazioni
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA REDIPUGLIA -TRIESTE
ESCURSIONI
- Visita Redipuglia e la Dolina dei Bersaglieri nei diari dei soldati.
Unico sito carsico attualmente attrezzato quale museo all’aperto per le testimonianze della Grande Guerra.
- Visita di Trieste.
Terra di frontiera cosmopolita, con i suoi caffè dove sedettero Joyce, Saba e Italo Svevo.
VISITE ALTERNATIVE
- Il Valloncello dell’Albero Isolato ed il Monte San Michele (Ungaretti)
- Parco tematico della Grande Guerra di Monfalcone
LABORATORI
- Lab. Video Makers:
Il Campo Scuola, un’esperienza straordinaria da rivivere insieme.
DOVE DORMIAMO
- Villaggio Bella Italia – Lignano Sabbiadoro
- PERIODO: Tutto anno
- DURATA: Da 2 a 5 gg
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